La relazione emozionale tra noi e il cane

Senza ombra di dubbi, la nostra relazione con il cane è una relazione affettiva nella quale le emozioni sono protagoniste indiscusse.

Il cane prova amore, affetto, gioia, sorpresa, paura, disgusto, rabbia e tristezza, e sono molti a pensare che provi anche un senso di colpa e di gelosia.

E soprattutto, aiuta anche noi ad emozionarci e a sviluppare una percezione più positiva sulle cose. La sua presenza genera in noi emozioni benefiche per la nostra salute fisica e mentale, stimola il nostro cervello a rilasciare sostanze che riducono l’ansia e la paura, lasciando emergere un senso di sicurezza e di calma.

Attraverso il tempo che passiamo insieme, le nostre e le sue emozioni si influenzano e si arricchiscono vicendevolmente. Il cane contribuisce alla nostra vita, alla nostra mente e al nostro sentire e noi alla sua.

Spesso non siamo pienamente consapevoli di quanto siano profonde le dinamiche che ci legano a lui. Ma è comunque facile intuire che per noi la sua presenza è molto importante. É tanto importante da portarci ad accettare di farci carico di maggiori responsabilità e impegni pur di godere della sua compagnia.

Infatti, adoriamo vedere come ci guarda quando lo chiamiamo con il suo nome e come ci viene incontro pieno di curiosità ed eccitazione.

Ammiriamo l’immediatezza e l’intensità con cui esprime le sue emozioni e la naturalezza con la quale è disposto a lasciarle andare.

La sua presenza ha il potere di accarezzare le parti più intime del nostro animo.

Lui desidera sentirci come una base sicura di cui fidarsi. Preferisce la nostra compagnia a quella di altri cani: uno studio di Cook et al. del 2016 mostra che potendo scegliere tra gli elogi verbali del suo custode e il cibo, il cane sceglie i suoi elogi.

Una maggiore comprensione della nostra relazione con il cane sta assistendo a un momento di particolare fioritura, soprattutto grazie agli attuali progressi scientifici che, oggi più che mai, consentono di capire meglio la mente del cane e le dinamiche alla base della nostra interazione insieme.

Ad esempio sono ormai moltissimi gli studi scientifici che dimostrano le abilità empatiche del cane. É ormai noto che grazie al suo impeccabile olfatto il cane conosce cose di noi stessi meglio di chiunque altro, e questo vale anche nei confronti delle nostre emozioni (D’Aniello, 2018). Sa distinguere le espressioni emotive del nostro volto (Nagasawa et al., 2011), quindi riconosce quando siamo tristi o felici (Morisaki et al., 2009), quando siamo arrabbiati, disgustati o abbiamo paura (Deputte and Doll 2011).

Il cane è un’esperto nel comprendere la nostra comunicazione non verbale attraverso i nostri gesti (D’Aniello et al., 2016), e comprende il nostro stato d’animo anche a partire dal tono della nostra voce (Fukuzawa et al., 2005).

Inoltre, è stato osservato che il cane manifesta risposte emotive e un modo di reagire allo stress che riflette il tipo di legame sviluppato nei confronti del suo proprietario (Merola et al., 2013).

Quindi, così come i bambini imparano a modulare le loro emozioni dagli adulti, anche i cani imparano a vivere le proprie emozioni in base al comportamento emotivo dei loro riferimenti umano. Per cui se il proprietario di un cane è teso e non dispone di competenze emotive che possono aiutarlo, il cane leggerà il suo stato come un’ulteriore segnale di allerta che non farà altro che aumentare ulteriormente il suo stato di agitazione.

Allo stesso modo come la qualità genitoriale umana influenza fortemente lo sviluppo delle espressioni emotive, della socievolezza e del modo in cui i bambini riescono ad affrontare le situazioni stressanti, esattamente lo stesso accade nella relazione tra il cane e il suo custode.

Ma nella relazione uomo-cane il legame di attaccamento che viene a crearsi non è solo quello che il cane crea nei nostri confronti, ma riguarda anche quello che noi creiamo con lui.

Infatti, il cane diventa spesso per noi una vera e propria base sicura attraverso cui sentirci considerati e accettati così come siamo, senza mai essere messi in discussione e nella quale è facile trasferire i nostri schemi di attaccamento legati al nostro bisogno di protezione e di cura.

Queste evidenze aiutano a riflettere meglio sul peso che il nostro modo di essere può avere sul benessere e sulla salute del cane. Anche perché nella sua condizione di vita al nostro fianco il cane dipende totalmente dalle nostre scelte e viene influenzato dai nostri comportamenti.

É stata ad esempio osservata una relazione tra l’ipercortisolemia del proprietario e quella del cane: i cani i cui custodi sono meno capaci di regolare le loro emozioni, manifestano a loro volta un comportamento più impulsivo e reattivo.

Sono state riscontrate variazioni dello stress nei cani in relazione allo stress dei loro proprietari anche attraverso la variabilità della frequenza cardiaca, osservando che le emozioni che i cani sentono nei loro proprietari influenzano il loro comportamento (Schöberl et al., 2017).

Quindi, per il cane noi siamo vere e proprie bussole emotive. Il cane impara a vivere le proprie emozioni sulla base del comportamento emotivo del suo riferimento umano.

Affinché la propria relazione emotiva con il cane possa essere libera da disagi, un aspetto centrale su cui siamo chiamati a investire è quello di imparare a conoscerlo trascorrendo del tempo insieme. Un secondo aspetto fondamentale su cui investire è la qualità della nostra condivisione che passa attraverso lo sviluppo di un’ adeguata capacità di attenzione, di consapevolezza e di gestione dei processi emotivi coinvolti nella nostra relazione con lui.

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